I Quaderni dell'ISEA
Percorsi di informazione e di educazione ambientale
Pubblicazione di Maggio 2024
IL MAGNESIO
ISEA ODV
VOLONTARI PER PASSIONE
I Quaderni dell'ISEA
Percorsi di informazione e di educazione ambientale
Pubblicazione di Maggio 2024
IL MAGNESIO
Linee Guida SNPA n. 50/2024 – ISBN: 978-88-448-1214–0
Le presenti Linee Guida sono il frutto di un lungo lavoro fatto dal Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa) e ripercorrono la storia e l’evoluzione delle attività relative al monitoraggio del consumo di suolo, descrivendone i principali aspetti metodologici relativi all’aggiornamento annuale della carta nazionale del suolo consumato.
Le Linee Guida rappresentano il riferimento ufficiale per il Snpa della metodologia relativa alle attività di monitoraggio del consumo di suolo e vogliono offrire alle autorità e agli operatori del settore interessati, una prospettiva dal punto di vista tecnico delle procedure che vengono messe in atto, oltre a dare un contributo alla conoscenza delle stesse.
Sulla libertà di stampa (la cui giornata si celebra il 3 maggio) c'è ancora tanto da fare nel nostro Paese: in troppi casi l'informazione resta fortemente influenzata delle lobby fossili e altre inquinanti. E così dai tg e giornali risulta difficile trovare traccia dei veri responsabili della crisi climatica. Per fortuna, però, c'è chi - come noi di greenMe - dice no, anche a costo di rifiutare finanziamenti allettanti per continuare a raccontare (e denunciare) la realtà, senza condizionamenti
La stampa italiana è davvero libera di parlare di crisi climatica? Molto meno di quanto si pensi. Da un lato è innegabile che rispetto a qualche anno fa nei tg e nei giornali vengono affrontati con più frequenza i temi ambientali, dai disastri ecologici al riscaldamento globale, ma la nota dolente sono le sue reali cause, spesso taciute o censurate.
1,5 milioni di persone sono rimaste sintonizzate su Rai 3 per assistere alla puntata di “Report” dedicata al docufilm “Food for Profit” incentrato sul legame che c’è tra lobby dell’industria zootecnica e politica negli allevamenti intensivi
La puntata di “Report” dedicata al docufilm “Food for Profit” è andata in onda ieri sera su Rai 3, [n.d.r.5.5.2024] riscuotendo un enorme successo di pubblico. Con una platea di ben 1,5 milioni di persone, il programma ha fatto breccia nelle case degli spettatori italiani, suscitando interesse e dibattito su un tema cruciale: il legame tra lobby dell’industria zootecnica e politica negli allevamenti intensivi.
Un nuovo studio rivela che l'esposizione ai Pfas ha causato quasi 4000 decessi in più nell'Area Rossa del Veneto in 34 anni, evidenziando un aumento della mortalità per tutte le cause, in particolare per malattie cardiovascolari. I giovani risultano essere i più colpiti dal rischio di sviluppare tumori.
Un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health, mostra i contorni di una vicenda di cui si è parlato troppo poco, che si è consumata nell’Area Rossa del Veneto, dove la contaminazione da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) ha messo a rischio la salute di molti cittadini.
Nel 2013, la scoperta di una vasta contaminazione delle acque ha gettato nel panico la popolazione residente in 30 comuni dell’Area Rossa, situati principalmente nelle province di Vicenza, Padova e Verona. Il problema delle concentrazioni preoccupanti di PFAS nelle acque superficiali, sotterranee e potabili ha riguardato circa 350.000 persone.
Ora un nuovo studio, condotto dal professor Annibale Biggeri dell’Università di Padova insieme al suo team e con la collaborazione di istituzioni come il Registro Tumori dell’Emilia-Romagna, il Servizio Statistico dell’Istituto Superiore di Sanità e con il contributo di citizen science del gruppo Mamme No Pfas, ha rivelato dati sconcertanti.