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VOLONTARI PER PASSIONE

Poesia e prosa

GIOCAVO CON LE BAMBOLE

All’età di dieci anni giocavo con le bambole di mia sorella, mi attraevano, non so perché, mi sentivo a mio agio a portarle nella carrozzina ed accudirle mentre fingevo di fare la spesa, mentre sceglievo cosa acquistare per accingermi a cucinare: il mio nome era Giorgio.

Quando uscivo con mia madre che faceva shopping, osservavo quegli abiti da donna, mi piacevano le pajett e tutto ciò che luccicava, mi incantavo a vedere gonne e corpetti, scrutavo le scarpe col tacco alto che sembravano innalzare e slanciare, per me avevano qualcosa di fascinoso, la loro attrattiva era davvero forte.

LA MIA CASA

Stavo mangiando brodo di pollo e pastina alla mensa per i poveri, quando un mio compagno disse che il tempo sarebbe cambiato, gli avevano detto che nel breve tempo di una settimana sarebbe giunto il freddo: eravamo in autunno, fine novembre, si avvicinava il Natale.

Dopo aver consumato il pasto in silenzio, mi pulii le labbra con la manica del maglione e  mi allontanai, avevo ringraziato con lo sguardo, ero silenzioso, ormai mi conoscevano e se non mi vedevano si preoccupavano, mi accingevo a tornare a casa: la mia casa…

Una storia contemporanea

UNA STORIA CONTEMPORANEA

Il sogno di una vita, ritrovare l'amore perduto chissà dove, incontrare una persona e riuscire a scoprire un'affinità, tale da permettere una vita insieme, un desiderio di vivere e incontrarsi, scontrandosi con una realtà differente, un ritmo di vita simbolico che attanaglia e avvince.

continua a leggere ..... Una storia contemporanea .... romanzo scritto da Stefania Cataldo

La verità ha svariati colori e numerosi volti... Stefania Cataldo

 

Articoli pubblicati

L’ INVINCIBILE

La mia storia ebbe inizio quando a diciott’anni fumai la mia prima canna: volevo evadere.
Tra i miei amici amavo esagerare, portare all’esasperazione ogni mia azione, vestivo firmato e spendevo ciò che volevo.
La mia famiglia benestante mi consentiva molti agi, ero figlio unico e nato da un padre che di mestiere faceva l’imprenditore, mentre mia madre poteva permettersi di stare a casa e dedicarsi alla cura di se stessa e qualche volta a lezioni private per il gusto di tuffarsi nelle reminiscenze degli studi universitari.

PRECARIETA' DEI SENTIMENTI

I tempi moderni inducono instabilità nei rapporti doi coppia lo stesso tipo di instabilità economica e/o lavorativa che ci si trascina:
La frenesia dei tempi moderni non permette di soffermarsi troppo sulle conoscenze e la ricerca adeguata dell’anima gemella.
Siamo presi dal continuo affannarsi per il lavoro, per il completamento degli studi, per il perfezionamento professionale tanto da non poter dedicare tempo ad un’eventuale nuova conoscenza.

Anna Maria Amorelli - La solitudine

Anna Maria Amorelli - La solitudine

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La solitudine. Oggi la vivo. Non la subisco.
La temo. Mi piace. A tratti O forse sempre. Non lo so.
Ma oggi voglio raccontarla. Provo a parlarle attraverso i miei pensieri. 
Sono certa che la solitudine è donna. Perchè fa i dispetti di una bambina capricciosa, non è pronta a chiederti scusa ed è molto sicura di sè.
Nella mia fragilità di donna, vorrei chiederle come faccia a presentarsi senza essere invitata, e se è consapevole del fascino e del potere che sono insite nella sua natura.
La ricordo, tangibile, quando da bambina correvo sulla spiaggia e sentivo le urla di mia madre svanire poco a poco e poi incontrare lei, che mi regalava paura e disperazione, incurante.
La sento nei corridoi dell infanzia, quando il buio ti trafiggeva e cercavi il contatto di un abbraccio e la morbidezza tra il profumo dei capelli di mamma che dormiva.
La osservo quando giace, per terra, tra clochard disperati o tra le vetrine dei negozi alla ricerca dei capi più prestigiosi. Nei libri, tra le parola di chi scrive per sè stesso, credendo di farlo per altruismo. Nei quadri, ricercando le ispirazioni di coloro che hanno sacrificato tempi, spazi, amicizie, sorrisi, baci, carezze in cambio dell immortalità.
La chiamo quando, mio malgrado, sono costretta ad ascoltare conversazioni noiose o parole al vento che non aiutano l anima, ma vivono per se stesse e per l egoismo di chi le pronuncia.
La rifuggo, quando, felice, vivo tra le morbide labbra di un bacio, di una suadente parola che mi riportano a quella corsa sulla spiaggia, senza solitari tramonti, ma con la gioia di vivere per la vita.

 

Anna Maria Chiariello - Raccolta poesie

Anna Maria Chiariello, nata a Salerno nel 1954, è cresciuta a Salerno ma si è poi trasferita a Pontecagnano dove vive da oltre trent’anni. Ha operato a lungo in qualità di educatore e di operatore sociale, coordinando progetti di assistentato specialistico a diversamente abili.
Redattrice di giornali locali, amante della creatività (pittura, decoupage, creazione bijoux) e appassionata di lettura - nella sua abitazione vi sono libri ovunque – coltiva silenziosamente la passione per la poesia.

Vogliamo dare voce a quest’artista dalla straordinaria sensibilità.

Di seguito alcune delle sue poesie (per gentile concessione).

Al lettore giudicare il risultato

 

Anna Maria Chiariello

 

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